Logotipo do programador CARMEZINI Elói Inácio CARMEZINI
Una mostra della sua arte
 

A TITOLO DI CURRICULUM

Sônia de Fátima da Silva Gonzaga------

O titular no seu 61º aniversário com seus enteados 
Lucas e Vitória e seus netos Vinícius, Artur e Helena

"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell avere nuovi occhi."

(Marcel Proust)

 

"La mia arte non si preoccupa con gli stili, i movimenti, le mode o le opinioni critiche. Dipingo e creo sculture delle cose e degli esseri che sono nel mio ambiente, con la visione della mia cultura.

Il mio stile non è lo stile di un aborigine australiano, come il gusto di alcuni critici, semplicemente perché io non sono un aborigeno. Né postmoderno. La mia arte, il mio stile, sono io. Ed io sono eclettico senza essere sincretico"(Carmezini, Eloi Inacio)  

Eloi Inacio Carmezini è nato il Settembre 24, 1942 a Tijucas, Stato di Santa Catarina in un luogo chiamato Pinheiral (27º 25' 31.15"S 49º 05' 43.18"O) nel comune di Major Gercino (SC), figlio di agricoltori, il suo primo maestro è stato anche un imprenditore di origine polacca, di nome Joseph Lichewsky, (che ricorda ancora), che quando aveva 8 anni, gli ha insegnato a scolpire la gamba di un fantoccio per il teatro delle marionette. Questo nel´intorno di 1950.

Hà scolpito con un coltello da calzolaio che lui gli aveva prestato.

Egli ha acquisto una grande abilità nell´uso di scalpelli, fino dall´infanzia. Suo padre era un falegname e barilaio, e questi strumenti erano comuni nella sua casa.

Al liceo ha imparato alcune nozioni fondamentali di disegno, prospettiva e ombreggiature, ma non ha mai si giudicato buon designatore.

Tutto il suo lavoro è riassunto nel suo grande sforzo autodidata: impara tutto ciò che desidera, di per sé, di solito, senza l'aiuto di nessuno. Solo, ha imparato diverse lingue e programmazione grafica.

Egli hà delle opere sparse per le Americhe, Europa e il Medio Oriente.

La sua prima mostra è stata nella celebrazione del bi-centenario della città di Lages (SC), nel 1966.

Poi è venuto a esporre solo nella Festa Nacional da Maçã a São Joaquim (SC) nel 1976.

Così era già noto, soprattutto per le sculture in legno.

Nel 1979, ha ricevuto elogi da critici, notevolmente di Harry Laus in PanArte79.

D´allora in poi, ha esposto a São Miguel do Oeste (SC), Jacarezinho (PR), Curitiba (PR), Joinville (SC), Blumenau (SC) e Florianópolis (SC)

Ha fatto numerose presentazioni presso il Banco do Brasil, da cui fu ufficiale, e nelle AABBs.

Un incendio che ha distrutto la sua casa nelle Açores, Pantano do Sul - Florianópolis, nel 1999, anche ha distrutto tutti i suoi documenti relativi a mostre, premi, specializzazioni, etc ...

Tutti i suoi lavori sono numerati in modo sequenziale. (Tranne circa 60 pezzi, creati dal 2000 al 2002, che non hanno ricevuto il numero sulla schiena, ma sono stati fotografati).

La sua opera in scultura e pittura, è già oltre un migliaio di pezzi e continua a crescere ogni giorno . I disegni su carta "Canson" aggiunge fino a centinaia.

Non fa fronzoli su il suo lavoro.

Scolpisce e dipinge, perché, ama le forme e i colori.

Secondo lui, che si siano stati dannati i stili, le mode e quello che possono dire in proposito.

Non cerca di interpretare nulla e ne fare trascendentali spiegazioni su ciascun lavoro. Semplicemente dipingere o scolpice, per il piacere della pittura e della scultura. In sostanza, cerca la sua soddisfazione interiore.

Lei dice sempre che sculpice per accarezzare le forme con le mani e gli occhi, dipinge, per estrarre e esporre i colori che sono dentro di se.

Controverso e contestatore, svelto di pensiero, si diverte a scrivere racconti brevi , che pubblica su Internet, spesso permeati di umorismo e di malizia e di critica, molte volte contundenti, sulle questioni più varie e controverse.

Fa l'arte per incantarsi a se stesso, per rimanere felice trarre felicità per chi ci sta intorno; per sentire che nei colori e nelle forme è sempre la mano del Grande Architetto dell´Universo, che è Dio, in Chi non crede, perché è sicuro della Loro esistenza.

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